L’ARCICONFRATERNITA DEL SS. CROCEFISSO fu istituita nel 1588 dal Principe Marco IV Pio, signore di Sassuolo, che voleva provvedere al culto del S. Tronco per i secoli futuri. Il S.Tronco era infatti stato donato ai sassolesi dallo zio, principe Enea Pio, l’anno precedente.

Marco Pio volle promuovere il culto e la devozione a questo miracoloso Crocefisso, ed istituì la Confraternita “affinché la sua terra di Sassuolo di giorno in giorno perseveri e sempre più cresca nel bene, ad onore e gloria dell’Altissimo Iddio benedetto” (sono parole del rogito di fondazione 9 aprile 1588).

Sempre il fondatore Marco Pio ottenne tramite il Card. Alessandro Farnese, suo zio, che la Confraternita venisse aggregata all’insigne Arciconfraternita di San Marcello in Roma (con Bolla di aggregazione di Papa Sisto V del 1589).

A questa Arciconfraternita il pio fondatore concesse -e lo confermarono tutti i sovrani fino alla fine del XVIII secolo- il privilegio di liberare ogni anno un condannato a morte.

La Confraternita fu soppressa una prima volta nel 1798 dalla giunta municipale sostenuta dalle truppe francesi. Venne ricostituita con l’arrivo degli austriaci pochi anni dopo, e nuovamente soppressa al ritorno di Napoleone nel 1805. Fu ricostituita nel 1814 e tornò presto all’antico splendore, tanto che nel 1861 contava 392 Confratelli.

Nel 1866 fu nuovamente soppressa dalle “leggi antireligiose” del nuovo Regno d’Italia.

Ricostituita, è attiva ancora oggi.